La Scala d'Oro del Palazzo Ducale di Venezia

Scala d'Oro Scala d'Oro La Scala d'Oro è probabilmente la scala più ricca del mondo.

La Scala d'Oro deve il suo nome alla magnificenza della sua decorazione in stile classico romano, con stucchi bianchi e oro.

I suoi motivi illustrano la potenza di Venezia sui mari, la sua difesa di Creta e Cipro e le virtù essenziali per un buon governo.

La prima sezione consente di accedere all'appartamento cerimoniale del Doge e ai suoi appartamenti privati, mentre la seconda scalinata conduce al l'Atrio Quadrato e al cuore del palazzo.

Questa straordinaria scalinata offre due viste opposte, una sul maestoso cortile del Palazzo Ducale e l'altra sul Rio della Canonica attraversato dal ponte dei Sospiri

Una scala dorata e cerimoniale per i ricevimenti

Lo Scalone d'Oro, la Scala d'Oro nel Palazzo Ducale di Venezia

Scala d'Oro Scala d'Oro I cortei in onore di illustri visitatori entravano nel Palazzo Ducale attraverso la Porta della Carta, quindi percorrevano la monumentale Scala dei Giganti, prima di arrivare ai piedi della Scala d'Oro.

Questa scala conduceva al centro del potere della Serenissima: le sale di rappresentanza del Doge e quelle del Senato e del Collegio

Questa successione di opere artistiche monumentali di incomparabile ricchezza è stata concepita per impressionare i visitatori illustri: re, principi, ministri stranieri e ambasciatori!

Scala d'Oro Scala d'Oro Un modo per Venezia di mostrare la sua potenza e la sua ricchezza prima di passare a qualsiasi trattativa.

Enrico III, re di Francia e Polonia, ebbe l'onore di salire questa scala dorata durante la sua visita a Venezia nel 1574.

Questa Scala d'Oro era riservata esclusivamente ai visitatori illustri e, oltre a loro, solo gli alti magistrati della Repubblica di Venezia potevano utilizzarla.

La costruzione della Scala d'Oro

Scala d'Oro Scala d'Oro Questa scala fu costruita per riempire lo spazio tra gli appartamenti del Doge e le stanze del tribunale, che si trovavano all'interno del Palazzo Ducale stesso.

La Scala d'Oro fu una delle ultime strutture importanti ad essere costruite nel Palazzo Ducale durante il XVI secolo.

Il progetto di costruzione fu avviato sotto la guida di Doge Andrea Gritti

Un progetto architettonico affidato nel 1538 a Jacopo Sansovino

Il progetto fu poi rielaborato dallo stesso Sansovino nel 1555, prima di culminare nella costruzione dell'attuale Scala d'Oro, sotto la direzione dell'architetto Antonio Abbondi detto Scarpagnino nel 1559.

Stucchi e affreschi alla Scala d'Oro

Scala d'Oro Scala d'Oro Lo scultore Alessandro Vittoria fu incaricato di decorare, in stucco bianco e oro, la Scala d'Oro.

Non è un caso che la decorazione della Scala d'Oro sia stata affidata a Vittoria.

Alessandro Vittoria aveva iniziato la sua carriera di scultore all'età di 18 anni, nella bottega di Jacopo Sansovino, con il quale lavorò alle sculture per la Biblioteca Marciana nel 1550.

Il pittore Giambattista Franco fu incaricato di affrescare il soffitto della Scala d'Oro.

Scala d'Oro Scala d'Oro Nella parte inferiore della Scala d'Oro, gli affreschi di Franco esaltano la difesa di Creta e Cipro, mentre nella parte superiore magnificano le virtù a cui un buon Doge dovrebbe ispirarsi.

Gli affreschi sono mirabilmente presentati nelle cornici in stucco create da Alessandro Vittoria, cornici armoniosamente integrate e perfettamente allineate con la linea a volta della scala.

Da notare che le pareti laterali della Scala d'Oro sono... lisce, senza alcuna decorazione.

Il motivo non ha nulla a che vedere con l'eventuale mancanza di denaro per completare la decorazione della Scala d'Oro.

Questa scelta è semplicemente il risultato del desiderio di creare un contrasto con la ricchezza della decorazione del soffitto per metterla in risalto.

Le sculture della Scala d'Oro

Scala d'Oro Scala d'Oro L'arco d'ingresso della scala è fiancheggiato da due colonne, ognuna delle quali sostiene una scultura in marmo.

Queste sculture sono state create dall'artista Tiziano Aspetti e rappresentano rispettivamente «Ercole che uccide l'idra» e «Atlante che trasporta il mondo».

A metà della seconda scalinata, prima di raggiungere l'Atrio Quadrato, scopriamo altre due bellissime sculture, «Abbondanza» e «Carità», opera di Francesco Segala

E anche se non siete ambasciatori, principi o principesse, avrete il piacere, grazie al mondo moderno, di salire i gradini di questo gioiello architettonico e artistico unico.

Prendetevi il vostro tempo, sarete ampiamente ricompensati!

Fotografie della Scala d'Oro del Palazzo Ducale di Venezia