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Il Paradiso di Tintoretto: Tommaso d'Aquino, Sant'Agostino e Maria Maddalena
Paradiso: San Tommaso d'Aquino Appena sotto Sant'Ambrogio, la venerabile figura in veste bianca con mantello rosso che discute accanto al Papa in blu con la tiara è probabilmente il celebre Tommaso d'Aquino (1228-1274).
Tommaso d'Aquino, il domenicano italiano soprannominato «il Dottore Angelico», è l'autore della famosa Summa Theologica.
Insegnò a Parigi, Napoli e nella Curia romana.
E il vescovo tra il papa in blu e San Paolo potrebbe essere Alberto Magno (1206-1280) vescovo di Ratisbona.
Paradiso: San Gregorio e Sant'Agostino Nato in Germania, insegnò a Parigi nel 1260, dove Tommaso d'Aquino fu suo allievo.
Alberto il Grande dimostrò l'importanza della filosofia aristotelica e fece conoscere le opere dei filosofi e degli scienziati arabi.
San Gregorio (540-604) è il grande papa in rosso e oro con la croce pontificale, chino sul grande libro in grembo. Istituì il canto gregoriano e inviò sacerdoti a evangelizzare il popolo britannico.
Si proclamò «il servo dei servi di Dio» questa bella frase fu mantenuta e trasmessa come titolo a tutti i suoi successori.
Il Paradiso del Tintoretto: Santa Monica Sant'Agostino (354-430), celebre vescovo di Ippona (Nord Africa), è l'autore delle Confessioni e della Città di Dio.
Figlio di un pagano, battezzato all'età di 32 anni, Agostino era un pensatore che si era convertito al cristianesimo non solo attraverso il neoplatonismo, ma anche sotto l'influenza della grande pietà di Monica, sua madre.
Agostino medita serenamente sotto gli occhi della madre, seduta dietro di lui tra le altre donne, china sul suo pastorale.
Maria Maddalena e San Cristoforo nel Paradiso di Tintoretto
Il Paradiso del Tintoretto: Maria Maddalena La Maddalena peccatrice occupa l'estrema destra del dipinto nelle vesti di una donna alta e bella, vestita di rosso e giallo, circondata da angeli che la portano rispettosamente in braccio.
In fondo al quadro, simmetricamente di fronte a San Giorgio, alto e possente come il leggendario Atlante, c'è l'atletico San Cristoforo, protettore dei viaggiatori, che portò sulle spalle Cristo attraverso un fiume pericoloso.
Rachele e San Cristoforo Il Tintoretto lo raffigura mentre aiuta una donna, Rachele, circondata da molti bambini, ad attraversare le onde, mentre porta sulle spalle l'enorme globo celeste sormontato dalla croce che simboleggia il mondo e il suo creatore; con una mano tira il suo grande bastone che ricorda un remo: San Cristoforo ha assicurato il Traghetto!
Potremmo continuare a lungo a osservare questo grande quadro del Paradiso per identificare tutti questi beati, ognuno con un volto particolare e un atteggiamento diverso.
Sono tutti impegnati a fare qualcosa: pregare, predicare, leggere, suonare, lodare Dio, scrivere, meditare, contemplare... cantare.
Il Paradiso del Tintoretto è una sinfonia, un vortice vivente dove ognuno trova il suo posto tra le tante sagome eteree e i volti che sfumano sotto un velo di luce bluastra.
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